Su una amena collinetta, circondata da numerose piantagioni di oliveti, frutteti, vigneti e varie specie di alberi, tra il Fosso S. Giovanni e la strada nazionale ANAS Pescara - Princialunga - Brittoli -
l'Aquila-Roma con di fronte l'ammirevole panorama del Gran Sasso ad Ovest, e la città di Chieti, 1'antica Teate, quasi protetta dalla Maiella, ed il Fiume "Nora" che separa Cepagatti ed i terreni di Pianella, ad una
altezza di circa m 145 sul livello del mare Adriatico, si scopre VILLA BADESSA, frazione di Rosciano in Prov. di Pescara.
La sua Chiesa Orientale, con la preziosa ed unica collezione di antiche icòne bizantine del sec. XV, le sue cassette di abitazione, simili a quelle dell'Epiro, con tetti ben visibili da tutte le alture e vallate
circostanti; il meraviglioso e raro complesso edilizio con ampi giardini arborati e vasti cortili della Scuola Materna San Spiridione, i rintocchi cronometrici diffusi a tutte le zone limitrofe dei quattro Comuni,
da nuovo moderno Orologio e Campane, azionati da particolari impianti elettronici, gli scavi archeologici di una qualificata equipe dell'Università di Pisa, sotto l'egida deIl'Archeoclub di Pescara, al lavoro di
ritrovamenti di numerosi reperti neolitici sull'Azienda Parrocchiale, zona Coccetta, attraggono ii Turista e Cultore d'Arte, etnologia e storia patria.
La Colonia Albanese di Villa Badessa risulta tra le più recenti trasmigrate (1743) in Italia dall'Albania, rispetto alle altre Comunità stanziate in Calabria, Sicilia, Molise, Puglie, Lucania nel sec.
XV. È originaria del Villaggi epiroti di Piqèras (Santiquaranta), Ljukòva, Klikùrsi, Nivizza, Shen Vasilj, Corfù, abbandonati dai profughi albanesi dopo l'oppressiva egemonia turca nei Balcani, per sfuggire alla
persecuzione religiosa, ed in cerca di libertà, e di pacifica convivenza in terra straniera. Essi trovarono benevola accoglienza ed ospitalità nel Regno di Napoli, sotto il Re Carlo III, Borbone di Napoli, che
generosamente 1i accolse prima nel tenimento di "Bacucco", attuale Arsita, dipendente del Feudo di Penne, poi nel territorio di Pianella, ed elargì loro i terreni ereditati dalla madre Elisabetta FARNESE, ed
espropriò per loro altri appezzamenti tenuti in enfiteusi dal Signori Taddei, soprannominata Contrada "Abbadessa" di Pianella, e da cui il Paese prese il nome: VILLA BADESSA.
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